Impugnativa Art 36 : Inizia lo stato di agitazione . “Non siamo zimbelli e nemmeno sgabelli di nessuno, tantomeno numeri ma, prima di tutto, PERSONE”

C O M U N I C A T O S T A M P A
Art. 36 della L.R. n° 9/2021 ”misure per la stabilizzazione del personale ASU”
Iniziative sindacali post impugnativa
Come noto l’art. 36 della L.R. n° 9/2021” misure per la stabilizzazione del personale ASU”,
non ha superato positivamente il vaglio del Presidente del CdM; conseguenzialmente, ha subito la
tagliola del provvedimento di “impugnativa”.
Pur non condividendo il responso del Presidente Draghi, dobbiamo fare proprio il detto
“facis di necessitate virtutem”, traendone lo spunto per attivarsi ad ottenerne soluzioni migliorative
per la categoria di questi lavoratori.
Scevri dal riporre responsabilità ai singoli soggetti politici, esterniamo la nostra
insoddisfazione relativamente alla gestione della “QUESTIO” de qua, considerando la mancata
preventiva e necessaria interlocuzione fra il Governo Regionale ed il Governo di Roma la causa
principale delle odierne risultanze circa l’impugnativa dell’art. 36 della L.R. n° 9/2021.
Per le superiori considerazioni, invitiamo tutta la platea dei lavoratori – nessuno escluso –
appartenenti al Bacino “ASU”, finanziato con risorse economiche proprie del bilancio della Regione
Siciliana, a partecipare alle iniziative che queste OO.SS. con la presente mettono in atto e
propongono ai soggetti in parola.
Pertanto, in prima battuta, proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il Personale ASU,
attualmente utilizzato da Enti Pubblici e dal Privato Sociale;
Nelle more, indiciamo uno sciopero ad oltranza, distinto per turnazioni e per Uffici di
appartenenza, nelle modalità e negli orari che, a breve, cercheremo di concordare con tutti i
lavoratori del “Bacino”.
Nel rispetto dei ruoli, queste OO.SS., al fine di evidenziare non soltanto la propria
insoddisfazione per il mancato risultato, ma soprattutto la delusione dei 4571 lavoratori ASU privati
del legittimo diritto alla “stabilizzazione”, chiedono la compattezza dei lavoratori della categoria di
che trattasi, nel supportare le iniziative sindacali agli stessi proposte.
Non possiamo perdere ulteriore tempo e, nel breve termine, il Governo Regionale, i Deputati

dell’Ars – nel loro insieme -, senza distinzione di appartenenze politiche, ed il Governo Nazionale
devono, in sinergia, trovare la soluzione definitiva alla problematica afferente le misure di
fuoriuscita dal precariato di questi lavoratori, garantendone entro e non oltre il termine ultimo
dell’anno corrente i diritti quesiti che, purtroppo, allo stato attuale – e dopo quasi un quarto di
secolo trascorso lavorativamente nell’increscioso ed angosciante limbo del precariato – vengono
puntualmente disattesi.
Blocchiamo le attività dei Pubblici Uffici, al fine di evidenziarne le carenze di personale e,
conseguenzialmente, le difficoltà di erogazione dei servizi essenziali necessari alla collettività della
cittadinanza siciliana “latu sensu”.
PALERMO e ROMA, insieme, senza indugio alcuno e al riparo da ogni cavillo politico, HANNO
L’OBBLIGO GIURIDICO e MORALE di chiudere la mortificante pagina del precariato storico nell’Isola,
garantendo i diritti dei lavoratori; offrendo varie misure di fuoriuscita, per le quali ciascun soggetto
interessato può fare valere le proprie scelte e/o le proprie necessità.
Restiamo convinti della bontà dell’art. 36 della L.R. n° 9/2021 e ne chiediamo il rispetto delle
variegate importanti misure in esso contenute.
TORNIAMO AI VECCHI E BEI TEMPI DEL SINDACATO DELLE PIAZZE!!!!!
Non siamo zimbelli e nemmeno sgabelli di nessuno, tantomeno numeri ma, prima di tutto,
PERSONE!
Risorse Umane che, con abnegazione, e con molteplici sacrifici, hanno garantito, nel tempo e
fino allo stato odierno, lo svolgimento delle regolari attività lavorative quotidiane dei PUBBLICI
UFFICI di tutto il territorio della Regione Siciliana.
Dal giorno 21.06.2021 inizia lo stato di agitazione del Personale ASU.
Successivamente, nel breve termine, saranno predisposte e comunicate le iniziative afferenti
l’indizione dello sciopero ad oltranza, comprensive delle modalità di svolgimento.

Comunicato Sindacati

 

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